Costruisci il gruppo di lavoro e fai un fundraising di successo!

La costruzione del gruppo di lavoro, l’avvio di un percorso di consulenza di direzione nell’area fundraising per una ONP (Organizzazione Non Profit), specie in un momento di ripresa delle attività come è il mese di settembre, rappresentano una fase molto delicata. Il rapporto tra dirigenti della ONP e consulenti, parte appunto da questo step di lavoro, a meno che non siano richiesti specifici servizi in modo occasionale. C’è dunque un lavoro di impostazione da svolgere che non tutti affrontano nello stesso modo e, a dire il vero, non ha una regola valida per tutte le situazioni.

Recentemente ci sono capitati tre percorsi consulenziali di periodo da avviare con tre differenti organizzazioni, due fondazioni e una cooperativa sociale di grandi dimensioni, attività che stiamo appunto approcciando. Tre casi diversi che raccontiamo volentieri mettendo così a disposizione un’esperienza concreta diretta per chi voglia cimentarsi in un percorso di consulenza strategica.

Il primo esempio si riferisce ad una fondazione che si occupa di studi, formazione e progetti di intervento nell’ambito della marginalità estrema e del disagio. Una fondazione che si è affidata alla consulenza di Myfundraising in una fase di emergenza dal punto di vista della raccolta fondi, trovandosi cioè in una situazione piuttosto preoccupante rispetto alle risorse disponibili per lo svolgimento delle attività e non avendo sostanzialmente mai intrapreso alcun percorso di fundraising strutturato. In questo caso il livello dei decisori e del coordinamento generale, sono stati coinvolti anzitutto in un percorso di condivisione. Primo punto è infatti condividere uno stile operativo e tracciare – insieme – alcuni punti essenziali del percorso: ad esempio, l’intendere il fundraising come un processo da svolgersi nel tempo, come funzione stabile dell’organizzazione, piuttosto che come organizzazione di un evento specifico di raccolta. O ancora, il fatto di dover pianificare e verificare in base ai risultati raggiunti per stabilire strategie e modificare modalità e strumenti adottati. Il passo successivo che faremo nelle prossime settimane è di scendere sul piano operativo, intanto però è stato essenziale condividere l’approccio strategico.

La seconda esperienza prende origine da una consulenza ad un’altra fondazione che si occupa di servizi alla disabilità, nella quale la dirigenza (CdA) ha già bene in mente la centralità del fundraising, l’opportunità di avvalersi di una consulenza tecnica e di investire anche in attività promozionali connesse, in pubblicità e strumenti di comunicazione adeguati alle diverse strategie adottate. Qui l’esperienza di costituzione del gruppo di lavoro passa soprattutto nell’affiancamento delle figure tecniche che internamente sono state individuate per presidiare tanto la parte gestionale ed organizzativa, tanto quella dei servizi operativi. Affiancamento significa far crescere le risorse interne nella competenza su tutte le fasi di realizzazione del processo di fundraising. Lo stile consulenziale che adottiamo tende infatti a non sostituirsi alle risorse che internamente possono crescere.

Il terzo esempio di costruzione del gruppo di lavoro è attinente ad un percorso maggiormente centrato sulla comunicazione interna ed esterna, con l’obiettivo di costruire una funzione dedicata capace di svolgere anzitutto un ruolo di “regia”. In un’organizzazione come quella che stiamo seguendo, con oltre venti tra strutture e servizi alla persona, circa duecento dipendenti e una diffusione territoriale di rilievo zonale, le dinamiche di comunicazione/promozione sono evidentemente molteplici e per certi aspetti anche complesse. Ad una responsabilità “politica”, l’obiettivo è quindi quello di affiancare una competenza tecnica che vada oltre una semplice funzione di “addetto stampa”, per andare a costituire un vero e proprio “ufficio comunicazione”, valorizzando competenze interne già presenti, lavorando su una competenza diffusa ai diversi livelli organizzativi della cooperativa, promuovendo infine uno stile di lavoro fondato maggiormente sulla progettazione della comunicazione, prima che diretto alla produzione di singoli strumenti e prodotti comunicativi.

È chiaro, no? Il gruppo di lavoro, tanto a livello politico-direttivo, quanto sul piano tecnico-operativo, diventa centrale per impostare adeguatamente un lavoro di periodo che forma “struttura” all’organizzazione, che la fa crescere e potenzia e valorizza competenze, orientandole ad un disegno armonico. Se vuoi un consiglio su come organizzare il gruppo di lavoro, contattaci ora!

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