I Social Network sono attività ad alto dispendio di tempo, ma allo stesso tempo rappresentano uno dei canali principali per la visibilità della tua campagna di raccolta fondi. Diventa quindi importante riuscire ad ottimizzare i tempi dedicati alle pagine Social, senza diminuire la qualità della comunicazione.
Come accade per qualunque tipo di progetto, la fase principale della strategia Social deve essere fatta prima del lancio della raccolta fondi. Alcune delle domande fondamentali a cui dare risposta sono le seguenti:
- chi è il tuo target di riferimento?
- che social network utilizzerai per intercettare il tuo target?
- quando e come usano i social network gli utenti del tuo target?
- che tipo di comunicazione (taglio) darai attraverso le pagine?
- quali sono gli argomenti principali che dovranno contenere le pagine?
Le risposte alle prime domande potranno essere inizialmente date solo con un’attenta analisi e la creazione di “personas” per approfondire i comportamenti degli utenti del target di riferimento.
Facciamo un esempio:
Target di riferimento: uomini-donne, 35-60 anni,
Social utilizzato: Facebook
Quando: uomini e donne dai 35 ai 60 anni sono lavoratori, quindi sicuramente l’utilizzo di Facebook in orario lavorativo sarà ridotto. La fascia più bassa (35-40 anni) potrebbe avere figli piccoli da accudire, quindi il tempo a disposizione potrebbe calare ulteriormente. Alla fine di questa analisi (che potrà essere maggiormente approfondita) avrò individuato, ad esempio, le seguenti fasce orario: 12-14 (pausa pranzo), 18-19 (mezzi pubblici durante il ritorno dal lavoro), 21-23 (svago dopo cena). A questo punto non mi resta che impostare la mia comunicazione in modo da coprire maggiormente questi momenti della giornata.
A questo punto dovrà essere deciso il “taglio” della comunicazione, ricordando che ogni Social Newtwork ha una sua propria caratteristica. Pubblicare post dal taglio professionali o comunque eccessivamente “seri” su Facebook sarà quasi certamente una perdita di tempo: Facebook viene usato come passatempo nella maggior parte dei casi, la comunicazione deve quindi far leva sulle emozioni, sia positive che negative, può essere pubblicato un aggiornamento sulla raccolta fondi invitando a condividere con gli amici, sono molto importanti immagini che colpiscono subito gli utenti e post che generano curiosità. Su Twitter dovremmo creare un hashtag da usare in tutti i nostri tweet, nei quali la comunicazione deve essere ridotta all’essenziale (160 cartatteri a volte possono essere pochissimi).
Una volta affrontati tutti gli aspetti visti in precedenza, non resta che decidere “cosa” pubblicare sulle pagine Social. Ogni progetto ha certamente esigenze diverse, anche dovuti al fatto di trattarsi di campagne di Fundraising o di Crowdfunding, in ogni caso possiamo individuare alcuni post comuni a tutte le raccolte fondi:
- presentazione del progetto
- sensibilizzazione degli utenti sulla causa specifica
- raggiungimento di obiettivi
- ringraziamento donatori
- sviluppo del progetto (una volta finanziato)
Alcuni social (Facebook e Twitter tramire tweetdeck) permettono di schedulare la pubblicazione dei post, ciò non toglie che la presenza dovrà essere costante sia per pubblicare notizie non programmabili (esempio il raggiungimento di un obiettivo) sia per rispondere a commenti e messaggi degli utenti.
Infine non va dimenticata l’analisi delle statistiche che potrebbero modificare le strategie adottate fino a quel momento. Ma questo lo vedremo in un prossimo post.