Volete sviluppare un fundraising dalle imprese? Per favore, non acquistate online indirizzi email non profilati, non partite a caso senza una strategia e senza una mèta, non presentatevi ad elemosinare un contributo per la vostra causa.
Voi siete un’organizzazione nonprofit seria e cercate imprese serie con le quali condividere un progetto (serio anch’esso). Per questo volete cercare senz’altro imprese che vadano a sostenere la vostra causa, ma non ad ogni costo! In tutti i manuali di fundraising e in tutti i corsi, giustamente un accento particolare viene messo sui motivi di incompatibilità od inopportunità nel ricevere una donazione da parte di un’impresa. Ad esempio quando vi siano conflitti di interesse manifesti, cioè ad esempio quando l’impresa potrebbe farvi una donazione per avere un trattamento di favore in una fornitura, piuttosto che nel caso in cui l’impresa operi manifestamente in modo non socialmente responsabile, e dunque in conflitto in qualche modo con la missione della vostra organizzazione.
Non procedere a caso, presentarsi adeguatamente all’impresa, adottare una specifica strategia di costruzione di relazioni col mondo imprenditoriale, fosse quello locale per un’organizzazione di piccole dimensioni, o grandi imprese, come nel caso di organizzazioni nonprofit di rilievo nazionale, la regola aurea è sempre la medesima: non improvvisare, selezionare, fare un percorso.
Le imprese poi si possono cercare per due differenti modalità di contribuzione, da un lato la donazione, dall’altro anche la sponsorizzazione che però, lo ricordiamo, per molte organizzazioni nonprofit pone problemi sul piano fiscale per il profilo della commercialità. Attenzione quindi a distinguere e ad essere chiari con l’impresa, fin dall’inizio, su ciò che potete e su ciò che non potete fare. Le imprese sanno senz’altro quali sono poi i benefici fiscali dell’erogazione che vi faranno, date comunque loro le informazioni a riguardo, fate sapere che voi sapete e avete quindi un’organizzazione aggiornata anche da un punto di vista della gestione amministrativa delle donazioni.
Presentatevi quindi con una strategia, con chiara in testa cioè la modalità di coinvolgimento dell’impresa nel vostro progetto. Anche nel caso dell’impresa non si tratta solo di erogare una somma sul vostro conto corrente. L’impresa dovrà essere in grado di valutare a cosa sta associando il proprio marchio e dunque la propria immagine aziendale (quello anche voi!), quali sono i vantaggi (non solo quelli fiscali) che otterrà dalla sponsorizzazione o dalla donazione, quindi anzitutto i benefici di immagine e reputazione. Cosa offrite da questo punto di vista all’impresa? Come vi presentate all’impresa per raccontare il vostro progetto, il ruolo di partnership che chiedete?
Due aspetti ci sembrano importanti da questo punto di vista: da un lato chiedete, dall’altro siate aperti anche alle proposte che vi potrà fare l’impresa. Chiedere è l’arte del fundraising. Illustrate bene il progetto, presentate la vostra organizzazione adeguatamente, individuate modalità, soggetti e canali giusti per interloquire con l’impresa. Ma poi chiedete, siate in questo molto chiari nella richiesta, non fate l’errore di elemosinare un qualsiasi contributo. Voi avete in mente esattamente la cifra che vi è necessaria proprio da quell’impresa. Dall’altro siate aperti alle proposte, anche ad idee alternative o che si integrano al vostro progetto, specie dal punto di vista della comunicazione e della promozione. L’impresa ha sicuramente una sua modalità e sue strategie di comunicazione della propria immagine. Da questo punto di vista ha esigenze specifiche di rendere armonica la comunicazione associata alla partecipazione al vostro progetto con il suo stile. Non resta che provare!