Un caso concreto (e di successo) di raccolta fondi online

In questi giorni è stata pubblicata su quasi tutte le testate giornalistiche la notizia di un ragazzo inglese sovrappeso oggetto di scherzi sui social network. La vicenda, per chi non la conoscesse, è molto semplice: un ragazzo in forte sovrappeso è ad un concerto e sta ballando, viene fotografato da alcuni ragazzi che lo prendono un giro e, nella foto successiva, il ragazzo viene ritratto tristemente a bordo pista.

L’immagine è stata postata sulle pagine di 4chan e il ragazzo in soggetto è stato preso di mira dei soliti “bulli da tastiera”. Non è però passato inosservato e alcuni utenti si sono offerti di organizzare una festa in onore del malcapitato riuscendo a raccogliere in pochi giorni ben 40.000 dollari da circa 2.000 donatori. E non è tutto: alla festa parteciperanno anche personaggi famosi del calibro di Moby.

Fin qui la notizia. Quello che vogliamo proporre di seguito è una riflessione su come l’utilizzo della rete possa far raggiungere risultati inaspettati.

Ai nostri clienti ripetiamo spesso che i Social Network sono la leva fondamentale per il successo delle campagne di raccolta fondi. Non solo per raccolte sporadiche, ma nell’ottica di costruire rapporti di fiducia e duraturi con i donatori, che potrebbero in futuro finanziare e addirittura promuovere essi stessi i vostri nuovi progetti.

Ma come usare al meglio i Social nella strategia di Fundraising?

  1. Usa una comunicazione adeguata al tipo di social
    Ogni social network ha una caratteristica propria, da tenere ben presente durante la scrittura dei post, ad esempio un tono troppo (o troppo poco) serio potrebbe determinare il successo o meno di un post, allo stesso modo di un messaggio eccessivamente promozionale. In poche parole: su Facebook il messaggio sarà sicuramente più “semplice” di quello che potrei pubblicare su LinkedIn.
  2. Conosci i tuoi follower
    è importante conoscere chi sono gli utenti che ti seguono o che hanno messo mi piace alla tua pagina. In questo modo potrai utilizzare un linguaggio o un tipo di comunicazione adatto a loro: ad esempio se hai un “pubblico” di ventenni è inutile che racconti di quanto erano belli gli anni ’80!
  3. Posta contenuti che richiamino attenzioni o che suscitino emozioni negli utenti
    Perché la raccolta fondi vista all’inizio di questo articolo ha avuto successo? Perché ha suscitato emozioni, ha colpito il cuore e la sensibilità delle persone che in qualche modo si sono riconosciute nelle sofferenze del ragazzo inglese. E questo è quello che devi trasmettere ai tuoi donatori attraverso i social: trasmetti emozioni, trasmetti la tua passione per quel progetto o quella causa, non basta dire “abbiamo bisogno di soldi” o “aiutaci ad aiutare”, dobbiamo aprire il cuore delle persone. Attenzione: non vogliamo giocare con i sentimenti delle persone, vogliamo solo trasmettere nel modo corretto le stesse emozioni che suscita in noi il progetto. In una parola dobbiamo suscitare “empatia”
  4. Rispondi sempre ai commenti, tagga e cita altre persone, creare relazioni
    Inutile dirlo: la base dei social network (di tutti!) è la creazione di una rete di relazioni. Le relazioni vanno curate nel giusto modo, i nostri “amici” o follower devono sentirsi importanti e non un semplice finanziatore, devono sentirsi partecipi dei successi ottenuti grazie al loro contributi, devono ricevere una risposta ogni volta che commentano un vostro post.
  5. Controlla le statistiche e costruisce le strategie future sulla base dei dati raccolti.
    Non ci stancheremo mai di dirlo: su internet tutto è tracciabile, possiamo sapere se un post pubblicato alle 10 del mattino ha ottenuto più o meno visualizzazioni rispetto a quello pubblicato alle 15. E perché continuare a pubblicare ad un orario o in un giorno in cui sono consapevole che i miei utenti non sono attivi sui social?

Accesso al credito e crowdfunding, incontro a Firenze

Il 3 Dicembre 2014 si è svolto a Firenze il seminario “Rinascere dalla crisi. Accesso al credito e ai canali alternativi e complementari al finanziamento bancario” dedicato all’accesso al credito e al crowdfunding.

Promosso dalla Camera di Commercio di Firenze il seminario ha affrontato i temi legati ai metodi di accesso al credito alternativial sistema bancario e capitale di rischio, di Operazioni di Buyout, Focus Management e Workers Buyout. Tra gli interventi segnaliamo i due sul crowdfunding tenuti dal Prof. Giancarlo Guidici, dal titolo “Mini-bond, cambiali finanziarie, crowdfunding: strumenti complementari e/o alternativi al credito bancario, caratteristiche, corretto utilizzo e opportunità per le Pmi” e quello tenuto da Emanuele Gambini, amministratore di Myfundraising Srls, dal titolo “Lo strumento del crowdfunding applicato al sociale”.

Per l’evento sono stati riconosciuti i crediti formativi all’Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili di Firenze.

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