Il tempo che una nonprofit può investire in mobile e social media dipende dalla sua grandezza: le piccole associazioni che non hanno la possibilità di assumere un manager dedicato dovranno per forza di cose limitare la loro attività a uno o due social network, dando la priorità alla comunicazione del proprio fundraising al sito web e all’email marketing. I social media sono strumenti ad alto potenziale ma, allo stesso tempo, ad alto consumo di tempo, pertanto se le ore dedicate sono poche i canali online “tradizionali” garantiscono un ritorno maggiore.
Nel caso in cui la piccola associazione decidesse di suddividere gli sforzi tra più persone di uno stesso team è necessaria una guida comune e un costante allineamento di tutti i membri del team, per fare in modo che ogni social sia allineato con gli altri. Inoltre lo staff dovrà essere correttamente formato e informato sulle pratiche di comunicazione per il social che andrà a gestire.
Le associazioni più grandi possono considerare l’idea di utilizzare le competentenze di un social media manager esterno per la gestione dei social media, mentre le grandi associazioni potranno inserire al proprio interno una o più figure professionali dedicate a questo importante canale di comunicazione.
Ma perché la gestione dei social network richiede un così alto investimento di tempo e denaro? Cerchiamo di dare nel seguito una stima del tempo minimo (settimanale) da dover spendere per gestire questo tipo di comunicazione:
Blog: 6 ore a settimana, il tempo minimo per poter trovare idee, scrivere, integrare foto e video. Numero di post realizzati? Due.
Facebook: 4 ore a settimana, tempo minimo per la pianificazione di 4-6 post, rispondere ai commenti degli utenti e controllare le statistiche
Twitter: 5 ore a settimana, tempo minimo per inserire 4 tweet/retweet al giorno, per rispondere ai messaggi e alle citazioni, organizzare le liste di follower e trovare nuovi follower “strategici”
Google+: 3 ore a settimana, tempo minimo necessario per pubblicare 4-6 aggiornamenti e interagine nelle cerchie di Google+
Linkedin: 2 ore a settimana, tempo minimo necessario per inserire 2-3 post, aggiornare il profilo e partecipare alle discussioni sui gruppi
Youtube: 1 ora a settimana, tempo minimo necessario per caricare video, iscriversi ad altri canali e studiare le campagne video di altre nonprofit.
La lista potrebbe proseguire con altri post, che al momento in Italia hanno un uso più limitato, come Pinterest e Instagram.
Da non dimenticare che alla fase di produzione contenuti e gestione devono essere necessariamente affiancate fasi di pianificazione e studio della comunicazione, creazione di grafiche e video, analisi dell’andamento delle campagne e dei risultati ottenuti.
Ancora convito di non aver bisogno di un Social Media Manager per ottenere il massimo dalle tue campagna di Fundraising?