Le startup innovative a vocazione sociale sono imprese profit che mirano alla produzione di beni e servizi di utilità sociale e interesse generale. In particolare la società deve operare in uno dei settori indicati dall’art 2, comma 1 del decreto legislativo 155 del 2006:
- assistenza sociale o sanitaria
- istruzione e formazione
- tutela dell’ambiente
- turismo sociale
- etc.
Questo tipo di aziende rischia di essere poco attrattiva per i potenziali investitori, motivo per cui a chi scegli questa particolare categoria vengono riconsociuti benefici fiscali elevati rispetto alle classiche startup innovative.
La nuova procedura si articola in due passaggi: il primo garantisce una rapidità di entrata del riconoscimento di vocazione sociale e prevede semplicemente che l’imprenditore barri l’opportuna casella durante la compilazione della domanda per godere del regime di startup innovativa. il secondo serve per verificare il soddisfacimento dei requisiti e per dare solidità alla procedura.
Durante il secondo passaggio l’imprenditore deve dimostrare, tramite un “Documento di descrizione di impatto sociale”, il possesso dei requisiti necessari per lo status di vocazione sociale.
Questa nuova procedura semplificata, almeno nel primo passaggio, favorirà il nascere di questo nuovo tipo di realtà imprenditoriali, sempre più importanti per la collettività.