Quello dell’accesso al credito e gli strumenti finanziari per il Terzo Settore è tema di assoluta attualità, anche alla luce delle novità introdotte dalla Riforma del Terzo Settore, sia con il Codice del Terzo settore, sia con il decreto sull’impresa sociale.
Si aprono nuovi scenari di finanziamento per gli ETS e per l’impresa sociale in particolare, laddove soprattutto tali enti si orientano maggiormente al mercato e decidono di investire in innovazione andando ad intercettare nuove soluzioni di capitale di debito (come i titoli di solidarietà, i social bond, i green bond ecc.) e di capitale di rischio (agevolazioni riservate a chi investe in una nuova impresa sociale, equity crowdfunding).
L’equity crowdfunding in particolare sta diventando in Italia un fenomeno non più di nicchia, con uno sviluppo esponenziale nel corso del 2018, stando ai dati del Crowdfunding Report 2018 prodotto da Starteed, di cui abbiamo dato conto in una recente news.
Si tratta di un fenomeno interessante anche perché oggi aperto non solo alle start up innovative e alle PMI innovative ma a tutte le PMI e in ragione delle disposizioni della Riforma del Terzo Settore, sarà – una volta emanato un apposito decreto attuativo – a disposizione dell’impresa sociale come leva di sviluppo.
Alla Conferenza regionale toscana del Terzo Settore svoltasi lo scorso 9 febbraio a Firenze al Mandela Forum, ce ne siamo occupati coordinando uno dei tavoli impegnati su tale tematica. Si tratta senza dubbio di un terreno nuovo su cui l’intero terzo settore (specie quello non market oriented) deve crescere, ma denso di opportunità che diversificano le fonti di investimento per il nonprofit. Si tratta di meccanismi che potenzialmente sono in grado di intercettare la comunità in modo diffuso.
A questo link il documento di sintesi preparatorio sul tema 9. Accesso al credito e strumenti finanziari per il terzo settore
Vuoi saperne di più? Contattaci qui